Aumento di seno con tessuto adiposo (Lipofilling seno)
L’aumento di seno con tessuto adiposo autologo costituisce un’alternativa alle protesi. Durante anni si è considerato questa tecnica come poco sicura perché il grasso poteva riassorbirsi o se si iniettava in grandi volumi poteva produrre cisti. Oggi, grazie al procedimento sviluppato da un chirurgo americano, Dr. Coleman, possiamo evitare questi aspetti negativi.
Il grasso si ottiene per mezzo di liposuzione si altre zone del corpo e si sottomette a una preparazione per ottenere unicamente le cellule intatte. Originariamente il processo si basava in una centrifugazione, però adesso preferiamo la filtrazione perché sembra aumentare il numero di cellule vive che si trapiantano. Il grasso ottenuto con questo processo si inietta nella mammella con delle siringhe piccolissime, in maniera che inietteremo quantità molto piccole che in virtù di esso hanno una maggiore probabilità di sopravvivenza. Si tratta di depositare migliaia di micro inserti di meno di 2mm di diametro nella mammella, creando una struttura che va aumentando il volume della stessa. Il tessuto adiposo si inietta intorno alla ghiandola mammaria, mai dentro di questa.
Durante il post operatorio persiste una infiammazione che scompare in pochi giorni. Il volume del seno si considera stabile in un periodo di 3 mesi. Le cellule di tessuto adiposo iniettate formano parte della mammella che in questo modo presenta un aspetto assolutamente naturale.
Tecnica del lipofilling per l’aumento del seno
La tecnica è indicata per quelle donne che si rivolgono alla consulta per un trattamento corporale (liposuzione o addominoplastica) e che allo stesso tempo desiderano aumentare il volume del propio seno. Allo stesso modo è indicata per quelle donne che desiderano prioritariamente unaumento del volume del proprio seno e che presentano adisposità localizzata suscettibile di essere usata come zona donante. La terza indicazione è per quelle donne che si sono già sottomesse a una mammoplastica additiva e che presentano alcune irregolarità o assimmetrie che si possono trattare con un “lipofilling” selettivo (per esempio: doppio solco mammario, seni tuberosi, “rippling” della protesi…).
È evidente che è controindicata per quelle pazienti magre e prive di grasso.
I principali svantaggi della tecnica sono che si richiede una liposuzione per ottenere il tessuto adiposo fatto che incrementa il tempo chirurgico e il conseguente periodo di recuperazione, inoltre il volume che si può ottenere con questa tecnica corrisponde a una coppa di reggiseno e esiste un riassorbimento del tessuto adiposo che si stima intorno a una 30% però è variabile da paziente a paziente. Per un aumento maggiore dobbiamo continuare a considerare l’aumento con protesi. Grazie all’ arricchimento del tessuto adiposo con cellule madre (Tecnica celutium) ottenute dalla propria paziente possiamo aumentare la percentuale di sopravvivenza dell’inserto fino a un 90%. Le cellule madre vanno formando capillari che aiutano a apportare più sostanze nutritive e ossigeno alle cellule trapiantate.
Complicazioni del lipofilling
Tutte quelle menzionate per la liposuzione e rispetto al seno quelle realazionate al riassorbimento dell’inserto e alla necrosi del grasso (cisti, microcalcificazioni). In ogni modo si ha dimostrato che i cisti o microcalcificazioni che si formano con una buona tecnica non sono maggiori di quelli che possono formarsi dopo una riduzione di seno, per esempio.